Ecco qui, alcune proposte per una piccola bibliografia ragionata sull’argomento (il suggerimento mi giunge dalla prof.ssa C. Cantillo, docente di Filosofia presso l’Università degli Studi di Salerno, membro del Consiglio direttivo della Società Filosofica Italiana, della Società Italiana degli Storici della Filosofia e della Consulta Filosofica)
Per una discussione critica del concetto di identità:
A. Maalouf, L’identità, Bompiani, Milano 2005
Un saggio contro la follia di chi ogni giorno e in tutto il mondo, incita gli uomini a suicidarsi in nome della loro identità. Maalouf si rifiuta di contemplare questo massacro con fatalismo e rassegnazione. Il suo stesso destino di uomo d'Oriente e d'Occidente lo spinge a spiegare ai suoi contemporanei, con parole semplici e riferimenti diretti alla storia, alla filosofia e alla teologia, che si può restare fedeli ai propri valori senza sentirsi minacciati dai valori di cui gli altri sono portatori.
Abbiamo poI i già citati (vedi il primo post del nostro blog):
F. Remotti, Contro l'identità, Laterza, Roma-Bari 1996
F. Remotti, L'ossessione identitaria, Laterza, Roma-Bari 2010
F. Riva (a cura di), Il pensiero dell'altro, Edizioni Lavoro, Roma 2008.
In particolare, sull’identità in relazione alla questione dell'altro si può partire dai testi di Levinas, Marcel e Ricoeur.
Su questa linea l'ultimo numero della rivista Tropos (scaricabile dalla rete) con i contributi di P. Furia su Ricoeur e L. Cortella sulla formazione del sé.
F. Bilancia, F.M. Di Sciullo e F. Rimoli (a cura di), Paura dell'altro. Identità occidentale e cittadinanza, Carocci, Roma 2008
V. Cesaro (a cura di), L'altro. Identità, dialogo e conflitto, Vita e pensiero, Milano 2004.
R. Diana, Identità individuale e relazione intersoggettiva, Aracne, Roma 2013
Il libro offre interessanti spunti, richiamando alcuni aspetti ed autori relativi alla ricostruzione del dibattito sull'idea di identità, in particolare in riferimento alla problematica della interculturalità. Negli scritti raccolti in questo libro vengono discussi alcuni dei temi propri dell'attuale filosofia interculturale: la costruzione dell'identità individuale e i rischi di chiusura oppositiva che ciò comporta; la pluralità di tratti identitari che si stratificano nei singoli individui per effetto delle loro affiliazioni; la relazionalità e conflittualità con l'Altro nell'affermazione di se stessi e il problema del "riconoscimento". Nella seconda sezione, intitolata Questioni, i dispositivi concettuali predisposti nella prima sezione, vengono testati per dirimere alcuni nodi problematici che il contatto oggigiorno più ravvicinato fra espressioni di culture diverse rende sempre più "cruciali". Si ritrovano in questa parte del volume saggi sul ruolo delle Humanities nella costruzione di una società interculturale, sull'infibulazione e sulla West-Eastern Divan Orchestra, fondata da Daniel Barenboim ed Edward Said con l'intento di promuovere il processo di pace fra palestinesi e israeliani. Nella terza sezione, l'attenzione si sposta su alcuni esempi di quella pretesa universalistica tanto diffusa nei saperi della tradizione filosofica occidentale.
T. Todorov, Noi e gli altri. La riflessione francese sulla diversità umana, Einaudi, Torino 1989
Questo libro nasce dalla storia personale di Todorov e dall'urgenza con cui avverte il problema etico, dal suo profondo bisogno di combattere l'isolamento e l'asetticità assunti talvolta dall'attività critica. Il tema del rapporto tra individui appartenenti a gruppi sociali culturali diversi era infatti centrale per l'autore, emigrato dalla Bulgaria, e per la Francia, paese che lo ospita dal 1963.Da qui dunque la decisione di proseguire e approfondire la ricerca iniziata con 'La conquista dell'America', analizzando la riflessione sulla diversità umana dei pensatori francesi dal XVIII al XX secolo, cioè di coloro che possono essere considerati in qualche modo precedenti effettivi e diretti dell'attuale cultura francese. Il taglio dato alla rassegna è comunque tematico e non storico. I temi individuati, le direttrici dell'indagine, divengono nodi intorno a cui costruire un dialogo tra gli autori prescelti. L'idea di fondo è proprio quella di mettere in dialogo posizioni diverse di singoli autori, autori diversi e infine Todorov stesso e gli autori da lui scelti. E Todorov, nella conclusione, tirando le fila del percorso svolto, indica la strada da seguire in quell'ideale di moderazione e razionalità che costituisce il nocciolo del suo 'umanesimo ben temperato'.
Infine, è consigliabile consultare (soprattutto per gli aspetti didattici), la rivista telematica della SFI "Comunicazione filosofica", oltre che lo stesso Bollettino della società.
Per una discussione critica del concetto di identità:
A. Maalouf, L’identità, Bompiani, Milano 2005
Un saggio contro la follia di chi ogni giorno e in tutto il mondo, incita gli uomini a suicidarsi in nome della loro identità. Maalouf si rifiuta di contemplare questo massacro con fatalismo e rassegnazione. Il suo stesso destino di uomo d'Oriente e d'Occidente lo spinge a spiegare ai suoi contemporanei, con parole semplici e riferimenti diretti alla storia, alla filosofia e alla teologia, che si può restare fedeli ai propri valori senza sentirsi minacciati dai valori di cui gli altri sono portatori.
Abbiamo poI i già citati (vedi il primo post del nostro blog):
F. Remotti, Contro l'identità, Laterza, Roma-Bari 1996
F. Remotti, L'ossessione identitaria, Laterza, Roma-Bari 2010
F. Riva (a cura di), Il pensiero dell'altro, Edizioni Lavoro, Roma 2008.
In particolare, sull’identità in relazione alla questione dell'altro si può partire dai testi di Levinas, Marcel e Ricoeur.
Su questa linea l'ultimo numero della rivista Tropos (scaricabile dalla rete) con i contributi di P. Furia su Ricoeur e L. Cortella sulla formazione del sé.
F. Bilancia, F.M. Di Sciullo e F. Rimoli (a cura di), Paura dell'altro. Identità occidentale e cittadinanza, Carocci, Roma 2008
V. Cesaro (a cura di), L'altro. Identità, dialogo e conflitto, Vita e pensiero, Milano 2004.
R. Diana, Identità individuale e relazione intersoggettiva, Aracne, Roma 2013
Il libro offre interessanti spunti, richiamando alcuni aspetti ed autori relativi alla ricostruzione del dibattito sull'idea di identità, in particolare in riferimento alla problematica della interculturalità. Negli scritti raccolti in questo libro vengono discussi alcuni dei temi propri dell'attuale filosofia interculturale: la costruzione dell'identità individuale e i rischi di chiusura oppositiva che ciò comporta; la pluralità di tratti identitari che si stratificano nei singoli individui per effetto delle loro affiliazioni; la relazionalità e conflittualità con l'Altro nell'affermazione di se stessi e il problema del "riconoscimento". Nella seconda sezione, intitolata Questioni, i dispositivi concettuali predisposti nella prima sezione, vengono testati per dirimere alcuni nodi problematici che il contatto oggigiorno più ravvicinato fra espressioni di culture diverse rende sempre più "cruciali". Si ritrovano in questa parte del volume saggi sul ruolo delle Humanities nella costruzione di una società interculturale, sull'infibulazione e sulla West-Eastern Divan Orchestra, fondata da Daniel Barenboim ed Edward Said con l'intento di promuovere il processo di pace fra palestinesi e israeliani. Nella terza sezione, l'attenzione si sposta su alcuni esempi di quella pretesa universalistica tanto diffusa nei saperi della tradizione filosofica occidentale.
T. Todorov, Noi e gli altri. La riflessione francese sulla diversità umana, Einaudi, Torino 1989
Questo libro nasce dalla storia personale di Todorov e dall'urgenza con cui avverte il problema etico, dal suo profondo bisogno di combattere l'isolamento e l'asetticità assunti talvolta dall'attività critica. Il tema del rapporto tra individui appartenenti a gruppi sociali culturali diversi era infatti centrale per l'autore, emigrato dalla Bulgaria, e per la Francia, paese che lo ospita dal 1963.Da qui dunque la decisione di proseguire e approfondire la ricerca iniziata con 'La conquista dell'America', analizzando la riflessione sulla diversità umana dei pensatori francesi dal XVIII al XX secolo, cioè di coloro che possono essere considerati in qualche modo precedenti effettivi e diretti dell'attuale cultura francese. Il taglio dato alla rassegna è comunque tematico e non storico. I temi individuati, le direttrici dell'indagine, divengono nodi intorno a cui costruire un dialogo tra gli autori prescelti. L'idea di fondo è proprio quella di mettere in dialogo posizioni diverse di singoli autori, autori diversi e infine Todorov stesso e gli autori da lui scelti. E Todorov, nella conclusione, tirando le fila del percorso svolto, indica la strada da seguire in quell'ideale di moderazione e razionalità che costituisce il nocciolo del suo 'umanesimo ben temperato'.
Infine, è consigliabile consultare (soprattutto per gli aspetti didattici), la rivista telematica della SFI "Comunicazione filosofica", oltre che lo stesso Bollettino della società.